Am Dienstag, den 14. Jänner 2025 hielt Richter Stefan Tappeiner, Präsident der Strafsektion am Landesgericht Bozen, an der Universität Innsbruck einen Vortrag zum Thema „Der Sprachgebrauch im Strafverfahren in Südtirol“. Die Veranstaltung fand auf Einladung von Professorin Margareth Helfer im Rahmen ihrer Vorlesung zum Strafprozessrecht statt.
Ausgehend von den grundlegenden internationalen und nationalen Bestimmungen zum Sprachgebrauch im Strafverfahren als Ausdruck eines fairen Verfahrens (Art. 6 EMRK, Art. 111 Verf., Art. 109 und 143 ss. StPO) unterstrich Richter Tappeiner die Wichtigkeit des zweiten Autonomiestatuts (DPR Nr. 670/1972, Artt. 99 und 100) und der Durchführungsverordnung DPR Nr. 574/1988 für die Garantie des Rechts in Südtirol auf den Gebrauch der deutschen Sprache bei Gericht und im Verkehr mit der öffentlichen Verwaltung.
Richter Tappeiner ging detailliert auf die Vorschriften des DPR Nr. 574/1988 ein, insbesondere auf die Artt. 14 ff., die den Gebrauch der deutschen Sprache im Strafverfahren regeln. Diese Bestimmungen ermöglichen es dem Beschuldigten bzw. Angeklagten sowie der Zivilpartei, in den verschiedenen Phasen des Strafverfahrens – von der Festnahme über die Einvernahme bis hin zur Hauptverhandlung – die deutsche Sprache als Verfahrenssprache zu wählen.
Anhand konkreter Beispiele erklärte Richter Tappeiner, wie diese Bestimmungen in der Praxis umgesetzt werden. Er betonte, dass die erfolgreiche Umsetzung der Sprachregelungen ein gutes Zusammenwirken aller Prozessbeteiligten sowie die gute und genaue Kenntnis der Rechtsterminologie in deutscher Sprache erfordere, um das Recht auf Verteidigung und ein faires Verfahren gewährleisten zu können.
Abschließend unterstrich Richter Tappeiner, dass die Vorschriften über den Gebrauch der deutschen Sprache im Straf- und Zivilverfahren in Südtirol von zentraler Bedeutung sind. Das DPR Nr. 574/1988 stellt daher einen wichtigen Meilenstein dar und gewährleistet, dass die Sprache kein Hindernis für den Zugang zur Justiz und das Recht auf Verteidigung darstellt.
Die Vorlesung endete mit einer lebhaften Debatte zwischen dem Referenten und den Studierenden, im deren Rahmen weitere Fragen zur praktischen Anwendung der Sprachregelungen erörtert wurden. Professorin Margareth Helfer bedankte sich abschließend herzlich bei Richter Stefan Tappeiner für seinen informativen und aufschlussreichen Vortrag.
Il giudice Stefan Tappeiner, Presidente della sezione penale del Tribunale di Bolzano, ha tenuto una relazione all'Università di Innsbruck sul tema: “L'uso della lingua nel procedimento penale in Alto Adige”. L’evento, svoltosi martedì 14 gennaio 2025, è stato organizzato su invito della prof.ssa Margareth Helfer nell’ambito del suo corso di diritto processuale penale.
Sulla base delle disposizioni fondamentali internazionali e nazionali sull'uso della lingua nei procedimenti penali come espressione di un giusto processo (art. 6 CEDU, art. 111 Cost., artt. 109 e 143 c.p.p.), il giudice Tappeiner ha sottolineato l'importanza del Secondo Statuto di Autonomia (DPR n. 670/1972, artt. 99 e 100) e del DPR n. 574/1988 per garantire il diritto in Alto Adige di usare la lingua tedesca nei procedimenti giudiziari e nei rapporti con la pubblica amministrazione.
Il dott. Tappeiner si è soffermato sulle disposizioni del DPR n. 574/1988, in particolare sugli artt. 14 ss., che disciplinano l’uso della lingua tedesca nel procedimento penale. Tali disposizioni consentono all’indagato/imputato, così come alla parte civile, di scegliere la lingua tedesca come lingua del procedimento nelle sue diverse fasi.
Attraverso esempi concreti, il giudice Tappeiner ha illustrato come queste disposizioni vengano applicate nella pratica. Ha evidenziato che una corretta applicazione delle norme linguistiche richiede una buona collaborazione tra tutte le parti coinvolte nel procedimento, nonché una conoscenza approfondita della terminologia giuridica tedesca, al fine di garantire il diritto alla difesa e un processo equo.
In conclusione, il dott. Tappeiner ha ribadito che le norme sull’uso della lingua tedesca nei procedimenti penali e civili in Alto Adige rivestono un’importanza fondamentale. Il DPR n. 574/1988 rappresenta quindi una pietra miliare, assicurando che la lingua non costituisca un ostacolo all’accesso alla giustizia e al diritto alla difesa.
La conferenza si è conclusa con un vivace dibattito tra il relatore e gli studenti, durante il quale sono state discusse ulteriori questioni relative all’applicazione pratica delle norme linguistiche. La prof.ssa Helfer ha concluso ringraziando il dott. Tappeiner per il suo intervento ricco di informazioni e di spunti di riflessione.
©Sara Bressan/Saibya Schroffenegger